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Creare nuovi circoli per coltivare le amicizie

Anche in una chiesa ai suoi inizi, mi è capitato di osservare lo sviluppo di alcune tensioni sociali; non si trattava di un fallimento spirituale, ma semplicemente di un aspetto inevitabile per ogni organizzazione sociale in via di sviluppo. La sfida è universale e potenzialmente riguarda ogni congregazione che sta attirando visitatori e nuovi membri.

Parte dell’amicizia è la storia condivisa. Quindi i nuovi arrivati ​​che si uniscono alla chiesa, sia per trasferimento che per battesimo, devono superare una barriera sociale naturale e inevitabile prima di essere completamente integrati dalla comunità.

Se non abbiamo una strategia attentamente studiata per aiutare le persone a costruire relazioni al di fuori del sabato mattina, i nostri sorrisi e abbracci sembreranno nel tempo insinceri.

Si noti che non ho detto nulla su un senso di esclusivismo esercitato eventualmente dai membri di lunga data. I più anziani non hanno intenzione di escludere gli altri: i nuovi arrivati ​​si sentono esclusi perché mancano di relazioni di lunga data.

I membri di lunga data non possono offrire amicizia a più di qualche nuovo arrivato. Perché? Quasi tutti i leader laici che abbia mai conosciuto in chiesa hanno un’agenda fitta di impegni: obblighi familiari, relazioni lavorativi e tutti i doveri sociali che derivano dal conoscere le persone in chiesa. Hanno bisogno di più tempo, non di persone, nelle loro vite.

Dall’altra parte, però, i nuovi arrivati hanno proprio bisogno di più persone nella loro vita. I cambiamenti che li stanno portando a frequentare la chiesa hanno forse interrotto i loro social network consolidati. E quelle reti – specialmente quelle di un nuovo credente – devono essere ricostruite. I membri abituali intraprendono volentieri questi progetti, ma è improbabile che l’amicizia sia profondamente soddisfacente. Non si basa su esigenze reciproche. Il nuovo arrivato ha bisogno dei membri di lunga data, ma i membri di lunga data non hanno bisogno dei nuovi arrivati.

Un’amicizia autentica necessita di una relazione di reciprocità. 

Quindi i membri di lunga data devono aiutare i nuovi arrivati ​​a fare amicizia con altri nuovi arrivati. Ma i membri di lunga data non possono, da soli, fornire l’amicizia e la connessione di cui i nuovi arrivati ​​hanno bisogno.

I membri di lunga data non possono da soli risolvere il problema dei nuovi arrivati. Un’amicizia profonda e soddisfacente deve essere reciproca. I leader devono creare nuovi circoli sociali condotti e popolati da nuovi arrivati. Devono creare gruppi di studio biblico, specialmente per i nuovi arrivati. Devono creare teams di attività che includano più di un nuovo arrivato. I nuovi devono poter frequentare classi della Scuola del Sabato che non siano dominate dalle domande e risposte da chi è un avventisti da una vita.

Detto in parole povere: occorre creare nuove cerchie interne con i nuovi arrivati ​​come membri conduttori. Questo è l’unico modo in cui potranno evitare di giocare al recupero.

Gli avventisti di lunga data potranno pianificare eventi sociali in cui i nuovi arrivati ​​si incontreranno. Potranno invitare due o tre nuovi ​​a casa per la cena del sabato, così da conoscersi oltre al tempo del sabato mattina. Potrebbero cedere l’autorità e la responsabilità ai nuovi arrivati e creare, quindi, nuovi collegamenti tra leadership e visitatori. Ma per gli avventisti di lunga data sarà difficile fornire l’amicizia e la connessione di cui i nuovi arrivati hanno bisogno.

Un caloroso saluto del sabato mattina viene ricevuto come offerta di amicizia. Se dopo aver frequentato per un mese o due, il nuovo arrivato non riceve ancora nient’altro che un sorriso e un abbraccio il sabato mattina, quel sorriso assume i toni di una promessa vuota.

“Non possiamo dire il momento preciso in cui si forma l’amicizia. Come nel riempire un recipiente goccia dopo goccia, c’è finalmente una goccia che fa traboccare; quindi in una serie di gesti gentili, ce n’è finalmente uno che fa traboccare il cuore”. —Samuel Johnson

John McLarty

© 2014 Conferenza Generale della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno

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