La nostra classe della Scuola del Sabato stava per raggiungerci…
Amicizia: immagine di famiglia
Il termine amicizia suscita diverse immagini nella mente di chi ascolta. In un sondaggio informale, ho chiesto qual era la prima parola che veniva alla mente delle persone pensando all’amicizia. La loro risposta andava da “?” ad “andare a pesca” o “cenare insieme”. Tuttavia, la risposta che più si avvicinava alla mia comprensione di cosa sia l’amicizia, è stata “amicizia è sentirsi a casa”.
Che tipo di amicizia – Amicizia o comunione fraterna, è il primo dei quattro focus che il dipartimento dei Ministeri Personali e Scuola del Sabato della Conferenza Generale sottolinea come ingrediente fondamentale per un’esperienza vibrante nelle classi: amicizia o comunione fraterna, studio della Bibbia, servizio e missione. Io, però, mi sono resa conto che molti dei nostri membri pensando all’amicizia/comunione fraterna vissuta nella realtà, possono avere un’opinione simile a quella di chi ha risposto al mio sondaggio; potrebbero:
- avere un’esperienza negativa: “?”
- non vivere questa esperienza: “andare a pesca”
- vivere un’esperienza positiva “sentirsi a casa”.
Qualunque sia la tua opinione sull’amicizia, vorrei invitarti a riconsiderare che cosa questo concetto implichi nel contesto della Scuola del Sabato.
In generale le persone hanno bisogno di connettersi, prima di riuscire a “udire” la Parola di Dio e ad applicarla alle loro vite:
- Connettersi con la comunità con cui stanno studiando
- Connettersi con le persone con cui stanno studiando
- Connettersi con il tema. Perché è importante per la loro vita?
Così credo che la componente dell’amicizia all’interno dell’esperienza della Scuola del Sabato, sia imperativa per rendere ottimale sia l’apprendimento sia il cambiamento.
Ellen G.White si riferisce all’amicizia parlando di partecipazione, di collaborazione. Che descrizione meravigliosa di questo tempo speciale, un tempo per partecipare e collaborare con il popolo di Dio nell’esperienza di apprendimento su Dio, sugli altri, su noi stessi, nel contesto della comunità. Penso che sia questo il motivo per cui, mentre Dio può usare la tecnologia per fare arrivare il messaggio, con la radio, i media, la televisione, ecc. è però nel contesto dell’amicizia e della comunione fraterna che Dio può veramente trasformarci a sua immagine.
Che gioia celestiale! – Quando mi reco in visita presso le chiese, desidero partecipare alla Scuola del Sabato. Trovo che, entrando in questa dimensione di comunione fraterna, studio della Bibbia servizio e missione, non solo trovo nutrimento in quella giornata, ma ho l’occasione di partecipare in modo più profondo e collaborativo nell’adorazione. Anche in quei sabati in cui sono nella mia chiesa locale, ma per qualche motivo non mi è possibile partecipare alla Scuola del Sabato,sento che mi manca qualcosa.
I termini “amicizia” o “comunione fraterna” quale immagine suscitano in te? Spero che ti ricordino casa.
Bonita Joyner Shields
© 2014 Conferenza Generale della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno