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SdS CQ (College Quarterly) Secondo Trimestre 2019 – 11

Lezione 11

8-14 giugno

Famiglie di fede

«Anche noi, dunque…, corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio».

(Ebrei 12:1-2)

Sabato

INTRODUZIONE

I peccati dei nostri padri

di Emerald D. Norman, Rockville, Maryland, USA

Esodo 34:7; Ezechiele 18:4

Il cantautore statunitense Sufjan Stevens basa la maggior parte della sua musica sulla sua esperienza di abbandono da bambino. La sua vita e la sua arte sono incentrate su questo. Quindi vediamo che le esperienze di una persona con la sua famiglia sono fondamentali per il suo sviluppo e le sue scelte. Il peccato notoriamente distrugge le relazioni. Spesso il diavolo inizia i suoi attacchi con la prima relazione più intima: la famiglia.

La maggior parte di noi ha incontrato il principio della maledizione generazionale. Una maledizione generazionale è un peccato che corrompe la stirpe familiare; i genitori commettono un peccato, i loro figli commettono lo stesso peccato e così via. Esodo 34:7 dice, «punisce l’iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!» Alcuni credono che questo significhi che Dio penalizzi i figli per le trasgressioni dei loro genitori. Ma questo sembra un atto crudele e insolito per un Dio d’amore.

Al contrario, Ezechiele 18:4 dice, «Ecco, tutte le vite sono mie: è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà». Mentre Dio punisce solo quello che ha peccato contro di lui, i peccati di un padre spesso pervadono la famiglia, danneggiando le relazioni e perpetuandosi nei propri figli. Per questo motivo, i figli spesso soffrono per gli errori dei loro genitori, portandoli a fare gli stessi errori in futuro. Nella vita di Sufjan Stevens e nella vita di molti nella Bibbia, come Davide e Bat-Sceba, vediamo esempi di figli che pagano per le scelte dei loro genitori.

Davide peccò contro il Signore andando a letto con Bat-Sceba. Come risultato di questo, il nonno di Bat-Sceba, Aitofel, consigliò ad Absalom, figlio di Davide, di ribellarsi contro suo padre, una ribellione che gli costò la vita. Davide pagò a caro prezzo i suoi peccati, le conseguenze dei quali si estesero nella vita dei suoi figli. Il bello della storia è che non finì a quel modo. Da questa stirpe di bugiardi, prostitute e peccatori, inclusi Davide e Bat-Sceba, nacque Gesù. E Gesù visse la sua vita senza peccato, terminando tutte le maledizioni generazionali oltre ai cicli di peccato e abuso presenti nella sua famiglia. Gesù ci offre l’adozione nella sua famiglia così che i demoni della nostra famiglia possano essere sconfitti. Appartenendo alla famiglia di Gesù, non siamo più perseguitati dai peccati dei nostri padri; Gesù ci offre una nuova vita in lui.

Domenica

LOGOS

Cambiare i cuori

di Julius R. Everett, Sr., Berrien Springs, Michigan, USA

2 Samuele 12:5–17; Salmi 51; Proverbi 22:6; Malachia 4:5, 6

Siamo una nazione in guerra (Malachia 4:5,6)

Siamo una nazione in guerra! Non una guerra di armi da fuoco e bombe, non una guerra di veicoli corazzati o di F-15, ma comunque una guerra vera. Questa battaglia si accanisce contro i nostri figli, i doni preziosi che Dio ci ha dato.

Randall Terry ha detto in un articolo sulla rivista Time: «Sono convinto che ci sia un diavolo, ed ecco l’obiettivo di Satana. Per prima cosa, non vuole che nessuno abbia figli. In secondo luogo, se sono concepiti, vuole che muoiano. Se non sono uccisi con l’aborto, vuole che siano trascurati o abusati fisicamente, emotivamente, sessualmente. A parte questo, vuole che finiscano in un ambiente empio, dove la loro mente si riempierà di corruzione. In un modo o in un altro, le legioni dell’inferno vogliono distruggere i bambini perché i bambini diventano i futuri adulti e leader. Se possono distorcere o ferire un bambino, questo diventa un adulto distorto o ferito che trasmette quest’afflizione alla generazione successiva».[1]

Malachia ci informa che Dio manderà il messaggio di Elia che «Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri» (Malachia 4:6).

Il peccato di Davide (2 Samuele 12:5–17)

Davide ebbe fiducia in se stesso lontano da Dio e intraprese una relazione adultera con Bat-Sceba. Quando credi di potercela fare da solo, fallirai certamente. Quando si confrontò con il profeta Natan, Davide si condannò dicendo, «pagherà quattro volte il valore dell’agnellina, per aver fatto una cosa simile e non aver avuto pietà» (2 Samuele 12:6). Dio lasciò che la profezia auto-annunciata da Davide si avverasse.

Il primo figlio di Davide e Bat-Sceba morì dopo solo sette giorni (2 Samuele 12:18). Successivamente, Amnon violentò Tamar, figlia di Davide. E anche se Davide era arrabbiato, non fece niente a proposito. Dopo due anni, Absalom uccise Amnon suo fratello per ciò che aveva fatto a sua sorella Tamar. Davide aveva lasciato che Absalom vivesse per due anni infuriato dalla disperazione perché non voleva affrontare i problemi. Alcuni dei figli di Davide cercarono di prendere il trono, perdendo la loro vita. Tutti questi eventi avvennero a causa del peccato del padre.

Davide si ravvede (Salmo 51)

Il Salmo 51 ci aiuta a capire Davide e la sua alleanza con Dio dopo aver peccato così seriamente contro Dio e la sua famiglia. Primo, è una lezione per i padri, e i genitori in generale, che possiamo andare da Dio quando abbiamo sbagliato. Secondo, non solo possiamo essere perdonati, ma Dio ci permetterà di riconciliarci con i nostri figli.

Molte volte i figli lottano con gli stessi peccati a cui avevano ceduto i genitori. I genitori possono aiutare i loro figli a superarli aiutandoli a capire perché fanno quello che fanno e pensano nel modo in cui pensano. Lavorando così con i loro figli, i cuori di figli e genitori potranno volgersi l’uno verso l’altro. I genitori devono avere conversazioni oneste con i loro figli. A volte, aprirsi sulle proprie difficoltà aiuterà qualcun altro ad attraversare le loro.

Le ultime parole di Davide sono riportate come un canto in 2 Samuele 23:1–5. La caduta di Davide era stata grande, ma il suo ravvedimento era profondo; il suo amore ardente; e forte, la sua fede. Gli era stato perdonato molto, e quindi amò molto.

I genitori devono essere genitori e non solo amici (Proverbi 22:6)

È ora che i genitori nella nostra terra accettino di nuovo la responsabilità del ruolo genitoriale. È ora di chiedere l’ubbidienza ai nostri figli. È ora, come figli, di ubbidire ai nostri genitori «nel Signore… perché ciò è giusto» (Efesini 6:1). Ma la Bibbia dice anche, «E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore» (Efesini 6:4). Provochiamo i nostri figli quando esigiamo ubbidienza senza investire in una relazione con loro. Esigere ubbidienza senza una relazione provocherà inevitabilmente ribellione. Una relazione significa che i genitori non solo conoscono i loro figli, ma permettono ai figli di conoscere loro. L’obiettivo non è di essere amici del cuore, ma capire il modo di pensare e le ragioni gli uni degli altri. Questo darà ai figli alcune linee guida per attraversare il loro mondo.

I nostri figli possono trovare amici a scuola o in chiesa, ma a casa hanno bisogno di genitori. È giunto il momento che i genitori siano genitori e lascino che Dio volga il loro cuore verso i figli così che i loro figli possano ricambiare.

Rispondi

  1. Cos’è il vero ravvedimento?
  2. È un problema essere onesto con i tuoi genitori?

[1] Richard Lacayo and Randall Terry, «Interview: Randall Terry», Time, 21 ottobre 1991.

Lunedì

TESTIMONIANZA

La famiglia terrena è un simbolo della famiglia celeste

di Patience Barnes, Mount Pleasant, Pennsylvania, USA

Deuteronomio 6:5–8

«Dio desidera che le nostre famiglie rappresentino quella del cielo. I genitori e i figli devono soffermarsi ogni giorno su questo pensiero e comportarsi gli uni verso gli altri come membri della famiglia di Dio. La qualità della loro vita dovrà essere tale da offrire al mondo un’immagine di ciò che possono diventare le famiglie che amano Dio e osservano i suoi comandamenti. Cristo ne sarà glorificato; la sua pace, la sua grazia e il suo amore penetreranno nel nucleo familiare come un profumo prezioso.

Molte cose dipendono dal padre e dalla madre. Nell’esercizio della disciplina devono usare fermezza e bontà, devono agire con impegno per mantenere l’ordine nella loro famiglia, affinché gli angeli possano apportarvi la pace e un influsso benefico».[1]

Dio permette che le famiglie vengano messe alla prova e testate per avvicinarle a sé. «In ogni epoca il Signore ha rivelato il suo modo di operare. Nei momenti di crisi si è manifestato impedendo che Satana realizzasse i suoi piani. A volte ha anche permesso che la crisi colpisse nazioni, famiglie o individui per manifestare, ancora più chiaramente, il suo intervento e dimostrare che il Dio d’Israele sostiene la sua legge e difende il suo popolo».[2]

La famiglia non è immune agli attacchi di Satana. «Mentre gli uomini ignorano le sue macchinazioni, questo nemico sempre vigile si introduce ovunque: nelle case, in ogni strada delle nostre città, nelle chiese, nelle assemblee legislative, nei tribunali per confondere, ingannare, sedurre e rovinare uomini, donne e fanciulli; per distruggere le famiglie, seminare l’odio, la gelosia il dissenso e la violenza. Il mondo cristiano sembra credere che tutto ciò sia voluto da Dio e quindi inevitabile.

Satana cerca continuamente di sopraffare il popolo di Dio abbattendo le barriere che lo separano dal mondo».[3]

Rispondi

  1. La Bibbia dice, «la prova della vostra fede produce costanza» (Giacomo 1:3). Puoi ricordare un’esperienza in cui Dio ha permesso che una crisi colpisse la tua famiglia per il bene?
  2. Perché pensi che Satana prenda di mira la famiglia in modo particolare?

[1] Ellen G. White, La famiglia cristiana, p.8

[2] Ellen G. White, Le parabole, p.131

[3] Ellen G. White, Il gran conflitto, p.435

Martedì

EVIDENZA

Non lasciare nulla di intentato

di Kaneil Williams, Laurel, Maryland, USA

1 Samuele 17:12–29

Le relazioni tra fratelli sono tra le più complesse. La seconda relazione familiare narrata nella Scrittura con dettagli specifici è quella di due fratelli. La cattiva gestione delle emozioni di Caino verso Abele portarono al primo omicidio nella storia dell’umanità. Questo racconto biblico è un importante caso di studio su come l’approvazione e il conflitto possono suscitare reazioni irrazionali, specialmente tra fratelli.

La valle dei terebinti ha un significato importante per la comparsa del personaggio biblico di Davide. È in questo luogo che incontra e sconfigge Goliat, gigante di Gat. Lo scontro tra Davide e l’arma segreta dell’esercito filisteo è gestito con la preparazione strategica e la precisione di un pastore esperto; l’arma scelta sono «cinque pietre ben lisce» (1 Samuele 17:40). Un’analisi più attenta rivela che anche se la battaglia fisica presenta un livello importante di avversità, in sottofondo resta annidata la pressione aggiuntiva del disaccordo tra fratelli.

Il dialogo tra Davide ed Eliab (vv. 28,29), il maggiore dei figli di Isai, rivela ostilità. Davide è abbastanza grande per combattere, ma non per arruolarsi nell’esercito israelita. Per di più, il suo curriculum di combattimento riporta solo i doveri di un pastore. Anche se è fiducioso nella propria capacità di contrastare il gigante, un testimone improbabile mette in discussione le sue ragioni. Chi potrebbe mettere le cose in chiaro meglio di suo fratello maggiore? Se Eliab non era convinto delle sue capacità e della sua sincerità, chi altro lo sarebbe stato?

Per Davide, la battaglia inizia prima della valle, eppure «non rispose oltraggio per oltraggio; con una risposta calma respinse l’ira di suo fratello (…). Quelli che intraprendono grandi servizi pubblici non devono pensare che sia strano essere scoraggiati e trovare opposizione da parte di quelli da cui avevano ragione di aspettarsi sostegno e assistenza; ma devono continuare umilmente con il loro lavoro, di fronte non solo alle minacce dei loro nemici, ma alle mancanze di rispetto e i sospetti dei loro amici».[1]

Non sarebbe stato guadagnato niente con una risposta avventata, ma se questa fosse diventata il punto focale avrebbe potuto mettere a repentaglio tutto. La battaglia che Davide vince in questa rivalità fraterna è solo l’inizio della vittoria che avrebbe ottenuto quel giorno. Quando contrastati, spesso lanciamo le pietre emotive delle parole. Ma la vittoria di Davide ci insegna a praticare l’autocontrollo.

Rispondi

  1. Come fratelli e sorelle in Cristo, abbiamo rivalità tra fratelli nella nostra chiesa?
  2. È possibile che la nostra conflittualità interna metta a repentaglio la missione della nostra chiesa?

[1] Matthew Henry, Matthew Henry’s Commentary on the Whole Bible: Complete and Unabridged in One Volume (Peabody, MA: Hendrickson, 1991), p. 413.

Mercoledì

COME FARE

Divenire

di T. Michelle Beard, Hazel Green, Alabama, USA

Geremia 1:5

Un fiore, come la nostra vita, inizia come un piccolo seme piantato in mezzo agli altri. Fin dall’inizio, Dio sapeva cosa sarebbe stato e cosa avrebbe dovuto sopportare durante il processo di crescita. I benefici del terreno, del sole e della pioggia forniscono in abbondanza tutto ciò di cui ha bisogno per crescere. L’esposizione al vento e alla pioggia, la spazzatura che gli viene gettata sopra e i piedi calpestanti degli indifferenti che non vedono il loro valore, sono solo alcune delle cose che rendono le piante più resilienti.

Nelle famiglie cristiane, un motto popolare è, «Una famiglia che prega insieme resta insieme». C’è potenza nella preghiera, e l’unità attraverso la preghiera di intercessione in famiglia è la cosa migliore che si possa fare per rafforzare la fede e rafforzare ogni componente. Dio vuole che cresciamo per diventare il meglio di noi, quindi se teniamo il volto rivolto al Figlio, chiediamo le sue benedizioni e attendiamo con fede, riceveremo (Luca 12:27, 28). Dio ha dato prova di sé più e più volte con piogge di benedizioni su chi crede; piogge che svilupperanno radici forti e incoraggeranno una crescita sana.

A Dio piace la varietà! Sa come far funzionare le nostre differenze in modo che tutto si incontri splendidamente! È una cosa straordinaria poter raccogliere tipi diversi di fiori e sistemarli in un giardino o un vaso per creare una composizione bellissima. Specie diverse, colori, forme, dimensioni e odori si completano a vicenda. Alcune famiglie si ritrovano con membri di etnie diverse, diverse culture, tonalità di carnagione e contesto sociale, e Dio fa in modo che funzioni! Se tutti ricordano di affidarsi e ubbidire a Dio, egli li aiuterà a ottenere tutta la forza e la stabilità di cui hanno bisogno.

Potresti chiederti quale sia il tuo valore nell’essere allevato nella tua famiglia di fiori. Dio li ha creati per uno scopo maggiore che solo la bellezza. Alcuni fiori sono commestibili, hanno usi medicinali, hanno un ruolo importante nelle nostre tradizioni per occasioni gioiose o tristi, dando pace, conforto e gioia, altri fiori riducono lo stress e alleviano l’ansia. Se Dio può avere uno scopo per un fiore, ne ha sicuramente uno per te, anche se ancora non sai bene quale sia (Geremia 29:11).

Ti senti come se non avessi una famiglia? Come se non ci fosse nessuno ad amarti e sostenerti? Pensi di non importare a nessuno? Se vivi la vita sentendoti così, dovresti sapere che hai un Padre che ti ama e che vuole fare tutto ciò che può perché tu abbia successo in questa vita e per averti al suo fianco nella prossima (Giovanni 15:5; Ebrei 13:5; 1 Giovanni 3:1).

Rispondi

  1. Perché è così importante avere un legame con la famiglia?
  2. In quali modi hai ottenuto forza durante il tuo processo di crescita? Come puoi condividerla con gli altri?

Giovedì

OPINIONE

Il tessuto della famiglia

di Gerdine Dalambert, Columbia, Maryland, USA

Atti 10:1–28; Romani 1:16; Giovanni 3:16

Come esseri umani, dobbiamo edificare legami forti con gli altri e con il nostro Creatore. La famiglia rappresenta l’amore di Dio, e vediamo il carattere di Dio in ogni unità familiare. Il sacrificio, l’amore, il perdono e la tenacia che servono per mantenere relazioni familiari sane sono un riflesso diretto della relazione tra il nostro Padre celeste e il nostro salvatore Gesù Cristo. Il tessuto della famiglia di Dio è formato dagli innumerevoli fili di famiglie diverse che credono e hanno fatto la scelta di continuare a resistere con amore. Dio si compiace delle famiglie che sono generose, gentili e rispettose della legge dell’amore (Atti 10:1–28). Studiando la Scrittura per imparare cosa comporti essere una famiglia di fede, scopriamo esempi di famiglie fedeli, il sacrificio di Cristo che ci adotta nella famiglia di Dio e la responsabilità di mantenere la famiglia attraverso la perseveranza e l’amore.

La Bibbia parla di Cornelio e della sua famiglia affermando, «Quest’uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente» (Atti 10:2). Cornelio e la sua famiglia incarnano ciò che noi credenti vogliamo emulare. La sua vita di preghiera e natura umile ci insegnano che Dio si compiace delle famiglie che pregano quotidianamente e si prendono cura dei bisognosi, degli infermi, dei senzatetto, degli orfani e di quelli che hanno ritardi nello sviluppo e problemi di salute mentale. Far parte della famiglia di Dio si riassume nella nostra capacità di avere una relazione intima con Dio attraverso la preghiera ed essere buoni con gli altri.

Gesù ha pagato il sacrificio estremo per i nostri peccati e ha permesso a Dio di perdonarci e riconciliarci a sé. Gesù come nostro mediatore ha dato se stesso, il miglior dono che la nostra specie umana abbia mai vissuto. Come Figlio di Dio, Gesù ci ha dato l’opportunità di essere parte della famiglia di Dio a prescindere dalla nostra etnia, biologia, contesto o tradizione. Alla croce, Gesù ha detto, «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Luca 23:34). Non abbiamo idea di cosa ci sia voluto perché Dio ci perdonasse e desse Gesù per portare i peccati del mondo. In Giovanni 3, siamo invitati a credere e ricevere la vita eterna. L’invito a far parte della famiglia di Dio è aperto a tutti quelli che credono. C’è una responsabilità che viene con il far parte di qualsiasi famiglia. Abbiamo tutti un ruolo da svolgere.

Rispondi

  1. Quali sono alcune caratteristiche che sono particolari della tua famiglia che ti piacciono? Ci sono caratteristiche della tua famiglia che vorresti cambiare?
  2. Quali sono alcune sfide che hai affrontato dopo aver deciso di far parte della famiglia di Dio?

Venerdì

ESPLORAZIONE

Sulle orme della tua famiglia

di Larie S. Gray, College Park, Maryland, USA

1 Re 15:1–4

CONCLUSIONE

Il passato mostra che le scelte sbagliate vengono trasmesse ai nostri figli. Grazie ai molti esempi biblici e personali che possiamo vedere, abbiamo la capacità di spezzare le maledizioni generazionali semplicemente cambiando il percorso che intraprendiamo. Abbiamo tutti un qualche tipo di dinamica familiare che ci ha reso chi siamo. Mentre attraversiamo le tempeste dei problemi familiari e ci sforziamo di crescere insieme in fede, dobbiamo ricordare che c’è un Dio che desidera salvarci e vuole che rispecchiamo la famiglia del cielo in modo da diventare per il mondo esempi di come essere una famiglia che ama Dio.

PROVA A

  • Diventare un mentore (fratello o sorella maggiore) per qualcuno che si trova in affidamento. Discuti opzioni di successo con loro. Diventa come una famiglia per loro, e cerca di dirigerli in preghiera.
  • Se leggi l’inglese, cerca la storia «How to Be an Active, Gospel-Centered Mom» di Brooke McGlothlin sul sito internet Focus on the Family su https://www.focusonthefamily.com/parenting/spiritual-growth-for-kids/how-to-be-an-active-gospel-centered-mom.
  • Parlare con qualcuno che ha avuto una vita di famiglia problematica e che ha potuto superarla spezzando la maledizione generazionale e cambiando la direzione della propria vita con la guida di Dio.
  • Scrivere cinque dinamiche familiari che possono far sì che un figlio sia ribelle nel mondo moderno.
  • Studiare la storia di Giacobbe nella Bibbia e notare come le sue scelte e le scelte di altri familiari ebbero gravi conseguenze su sua moglie e sui suoi figli.
  • Pensare a un’altra metafora oltre a quella del fiore, sul tema della crescita umana.
  • Riflettere sul tuo viaggio e come la tua vita e la tua dinamica familiare ti hanno rafforzato. Come servirti di questo per aiutare qualcuno?

CONSULTA

– Genesi 29–31; 1 Re 15.

– Ellen G. White, Profeti e re, cap. 7, «Geroboamo».

– Ellen G. White, Child Guidance, pp. 530, 531.

Il nocciolo della questione, su https://uicca.it/sds-201902/#il-nocciolo, lezione 11.

– «Parenting», Focus on the Family, https://www.focusonthefamily.com/parenting.

LEZIONI PER GIOVANI (18-35 ANNI)

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LEZIONI E MANUALI PER ANIMATORI IN ALTRE LINGUE

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