Guida allo studio personale della Bibbia e alla condivisione in gruppo per ragazzi di 18-35 anni.
SdS CQ (College Quarterly) Secondo Trimestre 2019 – 07
Lezione 7
11 – 17 maggio
I segreti dell’unità familiare
«Che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato».
(Giovanni 17:21)
Sabato
INTRODUZIONE
Unità familiare in un mondo diviso
di Alden J. Ho, Jefferson, Texas, USA
Giovanni 17:21
«Quando una coppia chiese a un pastore di celebrare la cerimonia del loro matrimonio, lui disse che prima di celebrare i matrimoni gli piaceva fare diverse sessioni di assistenza prematrimoniale. A questo risposero, “Non abbiamo bisogno di assistenza. Entrambi siamo stati sposati diverse volte in precedenza”».[1]
Questa è l’era della mentalità dell’autoaiuto e del fai da te. A volte pensiamo di essere immuni ai problemi che incontriamo sul nostro cammino. Pensiamo di avere le risposte quando in realtà queste si sommano solo ai problemi che abbiamo davanti. Potrebbe essere che ci stiamo quindi ingannando da soli? Che siamo diventati saggi solo ai nostri occhi?
Mentre ci avviciniamo sempre di più alla venuta di Gesù, le influenze di questo mondo peccatore continueranno a invadere non solo la nostra amata chiesa ma anche le nostre famiglie e i nostri matrimoni. Satana sta facendo del suo meglio per distruggere l’unità familiare attraverso il divorzio, e così facendo, vuole perpetuare questi problemi con le generazioni future per distruggere l’unità familiare e distogliere i nostri occhi da Gesù.
Quando gli Israeliti lasciarono l’Egitto, Mosè li avvertì che anche se Dio è generoso e misericordioso non scusa la disubbidienza deliberata contro di lui, e che le trasgressioni avrebbero colpito i loro figli, i figli dei loro figli e anche i figli di questi ultimi (cfr. Esodo 20:5, 6; Numeri 14:18, 19). Gli Israeliti ascoltarono questi avvertimenti? No, e la loro disubbidienza diventò evidente.
Abbiamo molto da imparare qui sulla terra e ancora di più quando saremo nella nostra casa celeste. Le vie di Dio sono sempre le migliori, ma ci siamo allontanati. Quando Adamo ed Eva mangiarono il frutto proibito, si trovarono fuori dal giardino dell’Eden. Presto il risultato di quel morso del frutto si presentò nella scelta di offerta sacrificale di Caino, che alla fine portò alla poligamia. Tutte queste scelte si aggravarono e colpirono enormemente la famiglia e le scelte che facevano.
Anche se forse non sei ancora sposato, probabilmente sei stato in qualche modo toccato dalle scelte dei tuoi genitori o dalle scelte dei tuoi fratelli e sorelle. Se sei sposato, probabilmente stai facendo tutto il possibile per tenere unita la tua famiglia in mezzo al caos, le tentazioni e le distrazioni che Satana sta gettando verso di te.
Questa settimana, studieremo come tenere la famiglia insieme e unita. Paolo disse che possiamo fare tutto attraverso Cristo (Filippesi 4:13), quindi tieni gli occhi fissi su di lui!
[1] Reader’s Digest, maggio 2009.
Domenica
LOGOS
Una famiglia di fede
di Malcolm S. Douglas, Tucson, Arizona, USA
Matteo 16:24; Luca 12:15–21; Romani 5:12
La famiglia umana originaria (Genesi 1:26, 27; 2:15–24)
Prima che il peccato entrasse nel nostro mondo, c’era perfetta armonia e unità nel giardino dell’Eden. L’umanità era stata creata a immagine di Dio e rifletteva perfettamente quell’immagine in tutti gli aspetti della vita (Genesi 1:26, 27). Una delle poche istituzioni rimanenti che esistevano prima del peccato è l’istituzione del matrimonio e lo sviluppo dell’unità familiare. Quando Dio creò Adamo, passò del tempo con lui, definendo il suo lavoro (Genesi 2:15, 19, 20), la sua alimentazione (Genesi 2:16, 17) e le sue relazioni (Genesi 2:21, 22).
Quando Adamo si svegliò dal suo sonno profondo, parlò in poesia stimolante. Nella sua breve descrizione di sua moglie, Adamo descrisse il suo valore e la sua associazione con lui e con il mondo. Doveva essere un aiuto per lui, e ciò non vuol dire che fosse inferiore, perché anche Dio è chiamato il nostro aiuto. Questa nuova creatura era ke negdo (ebraico): un individuo a sé stante, unica eppure pari ad Adamo perché erano faccia a faccia. Adamo finì la sua introduzione di sua moglie descrivendo come sarebbe stata ogni famiglia futura. La relazione deve essere esclusiva, permanente e intima (Genesi 2:24). Infine, scopriamo che questa nuova coppia deve essere unita: «una stessa carne».
Famiglie imperfette
Quando Adamo ed Eva ebbero il loro primo figlio, il peccato era già entrato nel mondo. Il nostro mondo ha già vissuto i risultati della distanza dalla presenza di Dio (Genesi 3:24). Il peccato è diventato il massimo separatore delle famiglie (Isaia 59:2). La divisione con Dio ha portato divisione gli uni con gli altri, incolpare gli altri prende il posto delle benedizioni (Genesi 3:12, 13). La vita non sarebbe mai stata la stessa di com’era nel giardino dell’Eden, e i risultati si sono visti chiaramente. L’umanità si è allontanata dall’adorazione del Creatore verso l’adorazione di ciò che era creato (Romani 1:23). Ora, ogni famiglia ha vissuto i risultati di quel primo allontanamento da Dio. Per esempio, pensa a Caino e Abele, Isacco e Ismaele, Giacobbe ed Esaù, i dodici figli di Giacobbe/Israele, Ofni e Fineas, e i figli di Davide. Nota anche i numerosi proverbi che trattano di relazioni familiari.
Famiglie benedette
Tutto ciò che Dio desiderava era benedire tutte le famiglie della terra. La sua intenzione era che anche se viviamo in un mondo imperfetto, pieno di famiglie imperfette, attraverso la linea di Abraamo Dio avrebbe benedetto tutte le famiglie (Genesi 12:1–3; 28:14). Vediamo quest’idea rafforzata con le molteplici promesse che Dio fece «per amore di Davide» (1 Re 11; 2 Re 8; 19; 20; Isaia 37:35). Alla fine, però, l’umanità avrebbe portato l’immagine dell’uomo diventando soggetto alla morte (1 Corinzi 15:46–49). Anche se i nostri progenitori caddero, Dio ha cercato di benedire ogni famiglia. Il suo modo di farlo è riportare nell’umanità l’immagine perfetta di sé. Sa che se questo sarà fatto, avremo famiglie che vivono come se fossero in cielo, riflettendo quell’unità della famiglia perfetta del cielo.
Gesù: l’unificatore della famiglia
Allora la famiglia umana dove può trovare speranza? Anche se siamo tutti soggetti alla morte a causa di Adamo, abbiamo tutti speranza grazie a Gesù (1 Corinzi 15:18–22). Quando Gesù camminava sulla terra, fu tentato a peccare come lo è ognuno di noi, ma non peccò (Ebrei 4:15). Rifletté perfettamente l’immagine di Dio. «Egli è l’immagine del Dio invisibile» (Colossesi 1:15). Come possiamo portare l’immagine di Dio nelle nostre famiglie? Solo attraverso il vangelo che penetra nel cuore di quelli che credono possiamo riflettere nuovamente l’immagine di Dio (2 Corinzi 4:4). Gesù, «che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza . . . [ha] fatto egli stesso la purificazione dei nostri peccati» (Ebrei 1:3). Paolo, prima di parlare a mariti e mogli in Colossesi, precede le sue dichiarazioni parlando della conversione attraverso Gesù. Nello specifico dice che l’umanità «si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato» (Colossesi 3:10).
Paolo ripete questo metodo quando scrive agli Efesini. Secondo lui, una persona rinnovata rifletterà «l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità» (Efesini 4:23, 24). È un figlio della luce e porta il frutto dello Spirito «in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità» (Efesini 5:8, 9). Dopo aver spiegato la necessità della conversione, Paolo continua descrivendo come devono vivere marito e moglie nei versetti 22–33 e come i genitori devono amministrare la loro famiglia in Efesini 6:1–9.
È nostro destino essere «conformi all’immagine del Figlio» (Romani 8:29). Contemplando la gloria del Signore siamo «trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito» (2 Corinzi 3:18). Gesù diventa allora l’unificatore della famiglia. Dà l’esempio in un mondo imperfetto che l’amore può vincere l’odio, che la luce può trascendere le tenebre e che la pace può vincere la guerra.
Rispondi
- Quali aspetti della mia famiglia ostacolano la mia relazione con Gesù? Quali aspetti della mia famiglia aiutano la mia relazione con Gesù?
- Come posso riflettere l’immagine di Dio all’interno della mia famiglia?
Lunedì
TESTIMONIANZA
Qui si parla amore
di Gabriel J. Taylor, Jefferson, Texas, USA
Efesini 2:11–22
«Se l’orgoglio e l’egoismo fossero accantonati, sarebbero sufficienti cinque minuti per risolvere la maggior parte delle difficoltà».[1]
Quante volte ci impuntiamo in una discussione solo per orgoglio? Anche se non abbiamo torto, la maggior parte dei litigi potrebbero essere ridimensionati velocemente conservando l’unità della famiglia facendoci piccoli e offrendo scuse per il nostro comportamento contrario a quello di Cristo.
«Intorno alla famiglia c’è un confine sacro che deve essere salvaguardato. Nessun estraneo deve superarlo. Il marito e la moglie devono appartenersi reciprocamente. Come la moglie non dovrebbe avere alcun segreto da nascondere a suo marito, e da rivelare ad altri; così il marito non deve nascondere nessun segreto a sua moglie, e rivelarlo ad altri. Il cuore della donna deve essere una tomba, dove lei nasconde le colpe di suo marito e, allo stesso modo, il cuore del marito deve essere una tomba dove egli seppellisce quelle della moglie. Nessuno dei due coniugi deve permettersi di divertirsi a spese dei sentimenti dell’altro. Mai il marito e la moglie, per qualsiasi motivo, devono lamentarsi l’uno dell’altro davanti a estranei, perché accade spesso che permettendosi di scherzare, in apparenza in modo del tutto innocente, iniziano liti tra i coniugi e a volte anche con chi è presente. Mi è stato mostrato che uno scudo sacro deve proteggere ogni famiglia».[2]
La famiglia è un posto sacro, e l’amore dovrebbe essere la potenza governante. Ricorda, non è il denaro a essere il potere nella famiglia cristiana; lo è l’amore. È così che possiamo tenere unita la famiglia.
«La prova più grande della potenza della religione cristiana che possa essere offerta al mondo, è una famiglia dove regnano l’ordine e la disciplina. Una famiglia simile è il miglior argomento in favore della verità, perché essa è un testimone vivente della potenza effettiva di questa verità nell’animo umano».[3] Quanti increduli possono essere conquistati dalla verità, semplicemente da una famiglia cristiana genuina?
«Agli occhi del mondo il denaro rappresenta il potere, ma dal punto di vista del cristiano è l’amore che detiene il potere. Questo principio riguarda sia la forza mentale sia quella spirituale. Il vero amore è pienamente efficace per fare il bene, esso non può d’altra parte che fare il bene. Esso permette di evitare la discordia e la tristezza e procura la più autentica felicità. La ricchezza è spesso fonte di corruzione e distruzione; la forza genera il male, ma la verità e la bontà sono le caratteristiche del vero amore».[4]
Rispondi
- Come possiamo farci piccoli e mettere da parte il nostro orgoglio nel pieno di una discussione?
- Questo quanto è importante nel conservare l’unità della famiglia?
- In che modo, come famiglie, possiamo guidare la nostra unità familiare per essere una testimonianza per chi non crede? Cfr. La famiglia cristiana, p.18-19.
[1] Ellen G. White, Primi scritti, p.123
[2] Ellen G. White, La famiglia cristiana, p.124
[3] Ibid., p.19
[4] Ibid., p.139
Martedì
EVIDENZA
Inferiore o sottomessa?
di Brandy Taylor, Jefferson, Texas, USA
Efesini 5:22–33
In Efesini 5:22, Paolo dice alle mogli di essere sottomesse ai loro mariti come al Signore. Molti oggi sono confusi dalla parola sottomesse. Sottomettersi aveva connotazioni greche, «ordinare in modo militare sotto il comando di un capo» e anche, «un atteggiamento volontario di resa, cooperazione, assunzione di responsabilità e portare un peso».[1] Ma con l’ascesa del femminismo radicale e dei movimenti non bilanciati per i diritti delle donne, la sottomissione viene presentata come una debolezza e considerata inferiore. Come risultato, la gerarchia della famiglia è diventata meno netta e i ruoli dei sessi confusi. Ora le donne non stanno più combattendo solo per l’uguaglianza, ma per la superiorità.
In Genesi 2, Dio creò Eva come «aiuto adatto» ad Adamo. Ma fin dalla caduta dell’umanità in Genesi 3, Satana cerca di distruggere l’unità familiare distruggendo il modello creato da Dio. Questo modello riappare in Efesini 5:23, «il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo».
Nei versetti seguenti, viene presentato un parallelo tra la chiesa e la famiglia. La moglie è sinonimo della chiesa e il marito è sinonimo di Gesù. Gesù è il capo della chiesa come il marito è il capo della famiglia. Se Gesù non è a capo della chiesa, manca qualcosa. Gesù è nelle fondamenta, è la pietra angolare, il capo. Se al marito non viene data l’opportunità di guidare e di essere il capo della famiglia, allora c’è qualcosa che manca nella famiglia.
Sottomissione non è una brutta parola. È stata invece consacrata da Dio fin dalla Genesi. Il marito deve avere l’opportunità di guidare. La moglie deve sottomettersi. Se il modello biblico fosse seguito ricomincerebbero i matrimoni di successo.
Nota dei redattori: Efesini 5:22 aggiunge che la sottomissione al marito non deve essere deferenza meccanica e sciocca, ma «come al Signore». La prima lealtà di una moglie è al Signore, che serve prima di tutto.
In più, i mariti non devono abusare di questa responsabilità; la loro guida segue l’esempio «come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei» (Efesini 5:25). Questi versetti non difendono l’ubbidienza insensata e una licenza all’abuso. Stanno invece illustrando l’immagine di umiltà devota e leadership di servizio racchiuse nell’amore cristiano. Possano i nostri matrimoni riflettere questo esempio di Cristo.
Rispondi
Come si manifesta l’individualità nella sottomissione?
[1] «Lexicon :: Strong’s G5293 – hypotassö», Blue Letter Bible, https://www.blueletterbible.org/lang/lexicon/lexicon.cfm?Strongs=G5293&t=KJV.
Mercoledì
COME FARE
Cristo, la porta aperta all’unità familiare
di Luc Brank, Fruemsen, Svizzera
Colossesi 1:21–23; 1 Giovanni 3:16–18
Dio creò la prima famiglia con lo scopo di allargare la sua famiglia celeste. Poiché i nostri progenitori hanno peccato, noi abbiamo ereditato una natura caduta. L’egoismo prese il suo posto nel cuore dell’umanità. Ciò ostacolò il piano del Maestro e portò divisione nelle nostre famiglie. Per questo motivo, vediamo molte relazioni disturbate e spezzate. La nostra natura caduta ci fa affrontare delle difficoltà nell’allevare i nostri figli.
La famiglia è sempre lo scopo primario degli attacchi di Satana. Le famiglie sono la colonna portante della chiesa. Satana sa che se ha successo nel distruggere le famiglie, la chiesa soffrirà. La divisione destabilizzerà le nostre famiglie e anche la chiesa. Senza unità, la chiesa e le famiglie non possono compiere la loro missione. La nostra famiglia di chiesa sta crescendo velocemente, quindi stringerci insieme diventa sempre più importante. Dio ha un piano per riportare l’unità nei nostri confini, ma perché funzioni, noi dobbiamo cooperare.
Ecco il suo piano:
Prega ogni giorno per la presenza di Cristo nelle nostre famiglie e chiese. Cristo attraversò i diversi stadi della vita, e per questo motivo, ci può aiutare quando affrontiamo questi problemi della vita (Ebrei 2:18). Egli, attraverso lo Spirito Santo, ha la capacità di distruggere il corpo del peccato, l’egoismo dentro di noi (Romani 7:14–25). Solo la presenza di Cristo può rendere felici uomini e donne. Tutte le acque della vita comuni, Cristo le può trasformare in vino del cielo.
Chiedere quotidianamente la mentalità, lo spirito dell’amore e della compassione verso gli altri (Filippesi 2:3–5). Spesso trattiamo peggio le persone che ci sono più vicine. Il cristianesimo pratico è ciò di cui hanno bisogno le nostre famiglie, chiese e questo mondo sofferente. Iniziamo dentro le nostre famiglie, il posto dove è iniziata la distruzione. Lo Spirito di Cristo manifestato nella nostra vita allora ci unirà e ci permetterà di compiere la grande opera di dare l’ultimo avvertimento al mondo.
Vai quotidianamente con fede attraverso la porta aperta. Sii sottomesso e segui le indicazioni del buon pastore. Nella nostra lotta verso l’unità nella chiesa e nelle nostre famiglie, la Parola di Dio deve essere la base di tutta la verità (Efesini 2:20). La Parola di Dio è «utile . . . a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia» (2 Timoteo 3:16) ed è l’unica fonte che contiene medicina contro il male. Il buon pastore ci guiderà ai pascoli verdi, un posto di riposo e sicurezza.
Rispondi
- Come puoi contribuire all’unità nella tua famiglia e nella tua chiesa?
- Quando si tratta di unità, quali sfide affronterà la nostra famiglia di chiesa in rapida crescita?
Giovedì
OPINIONE
«Che siano tutti uno»
di Ivan Joshua Raj, New York, USA
Giovanni 17:22; Atti 2:1
Duemila anni fa, quando Gesù Cristo camminava su questa terra, c’erano divisioni tra le persone basate su etnia, religione e classe. C’erano divisioni tra i discepoli e i primi credenti, ma Gesù pregò il Padre per loro conto che potessero essere uniti, come lui e il Padre sono uniti (Giovanni 17:20–23).
Questa preghiera ebbe risposta il giorno della Pentecoste quando i discepoli erano radunati con uno stesso spirito e furono consacrati dallo Spirito Santo ed equipaggiati per andare nel mondo e predicare il vangelo in lingue diverse. Dio vuole che le nostre famiglie siano unite, come lo erano i discepoli.
«Quando vedi le oche che migrano verso sud per l’inverno, volando nella familiare formazione a “V”, potrebbe interessarti sapere perché volino a quel modo. La scienza ha imparato che, quando ogni uccello batte le ali, crea una corrente ascensionale per l’uccello dietro. Volando in una formazione a “V”, lo stormo ottiene una portata di volo del 70% superiore rispetto a se ogni esemplare volasse da solo.
Come le oche, le persone che condividono una direzione comune e un senso di comunità possono arrivare dove stanno andando più velocemente e con più facilità, perché viaggiano con la spinta l’uno dell’altro».[1] Le famiglie che hanno unità sono un testimone efficace per Cristo.
Duemila anni dopo abbiamo divisioni simili, se non maggiori, basate su tutto, dalla politica alla religione. Il comando di Dio resta lo stesso: essere uniti nella fede e predicare il vangelo eterno a tutte le nazioni. Quando superiamo queste divisioni e distrazioni e ci uniamo nella fede e nella conoscenza di Gesù Cristo, riceveremo la pioggia di primavera così che insieme saremo attrezzati con la potenza dello Spirito Santo per avere una portata maggiore nel diffondere il messaggio dei tre angeli a tutte le nazioni di questa terra. Il nostro scopo in questo mondo sarà completato, e potremo andare a casa con il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Immagina se lo facessimo insieme come famiglia!
Rispondi
- Come può la tua famiglia vivere e lavorare per aiutare quelli tra voi che sono «lontani» e «senza Cristo»?
- Puoi pensare a dei casi nell’Antico Testamento in cui Dio ha benedetto il suo popolo quando era «uno» in lui?
[1] Autore ignoto, «The Goose Story», visitato 11 luglio 2018, http://familieslead.org/files/7614/1175/6396/Lessons_from_the_Geese.pdf.
Venerdì
ESPLORAZIONE
Vivere in verità e amore
di Carlos Santibanez, Katy, Texas, USA
Efesini 4:2
CONCLUSIONE
Come abbiamo studiato durante la settimana, l’unità familiare è basata su verità e amore (cfr. Esodo 20:12). Nella legge, vediamo che è importante che il figlio onori il padre e la madre. È uno degli ultimi sei comandamenti che esprimono il nostro amore per gli altri. E la Parola parla della legge di Dio come verità in Salmi 119:151. Amore e verità portano il vero successo all’unità familiare.
PROVA A
– Imparare a memoria Matteo 22:37–39 e ripetilo.
– Condividere un aspetto del vangelo con un tuo familiare che non lo conosce bene.
– Leggere un buon libro che parla delle relazioni familiari, per trovare suggerimenti utili per la tua vita e per quella di qualcuno che conosci.
– Stampare opuscoli incentrati su famiglia, amore e/o la legge e distribuiscili ai tuoi amici e colleghi.
– Cantare canti sulla Scrittura con la tua famiglia mentre inizia il sabato.
– Pregare chiedendo a Dio di darti una relazione amorevole e forte con la tua famiglia.
CONSULTA
Deuteronomio 6:6, 7; Atti 16:31; 1 Corinzi 13:4.
Ellen G. White, La famiglia cristiana, cap. 1–3; An Appeal to Mothers; An Appeal to the Youth.
Il nocciolo della questione, su https://uicca.it/sds-201902/#il-nocciolo, lezione 7.
- Arosio, Sociologia del matrimonio, Carocci Editore, 2008.
LEZIONI PER GIOVANI (18-35 ANNI)
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