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SdS – Attività introduttive – 4° tr. 2023 – 03

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CORNERSTONE – Manuale dell’animatore                                                                                                                          Anno D – 4° trimestre – Lezione 03 – Illustrazione, p. 2, 3

Si racconta la storia di una mamma e di un papà che un giorno scoprirono che il loro bambino stava esplorando silenziosamente la dispensa di casa. Quando lo videro, si accorsero immediatamente che aveva ingerito qualcosa di velenoso. Il colorito del bambino era terreo e i suoi movimenti molto rallentati. Chiamarono subito il pronto soccorso e descrissero il prodotto che, a loro avviso, il bambino aveva ingerito. Ai genitori fu richiesto di portare immediatamente il bambino al  pronto soccorso e di fare tutto il possibile per tenerlo sveglio: addormentarsi poteva essergli mortale.

Guidarono verso l’ospedale a tutta velocità. Lungo la strada, gli occhi del piccolo cominciarono a cedere e il bambino fu sul punto di addormentarsi. Mentre il padre guidava, la madre implorava il bambino di stare sveglio. Provò di tutto. A un certo punto capì che l’unica cosa che le rimaneva da fare era dargli dei pizzicotti. Gli dette dei pizzichi così forti da provocargli quasi delle ferite, ma il dolore lo tenne sveglio. Quando il bambino non rispose più nemmeno ai suoi pizzichi, cominciò a schiaffeggiarlo, non certo per rabbia, ma per il disperato tentativo di tenerlo sveglio. Non aveva mai fatto una cosa simile, ma era l’unica possibilità che restava per salvargli la vita.

Arrivati all’ospedale, furono subito accolti dal personale del pronto soccorso che prese il bambino e gli praticò una lavanda gastrica. Non appena fu chiaro che il bambino era ormai fuori pericolo, i genitori raccontarono alle infermiere e al dottore quello che avevano fatto e di quanto avessero sofferto nel doverlo maltrattare per salvargli la vita.

Le infermiere e il dottore li ascoltarono e poi commentarono: «Sappiamo quanto vi sia costato, ma in casi come questo, se il paziente si addormenta, raramente riusciamo a salvarlo. Proprio la settimana scorsa abbiamo perso una bambina perché i genitori non sono riusciti a tenerla sveglia. I pizzichi e gli schiaffi guariranno e il vostro figliolo vivrà».   Che cosa avranno pensato coloro che, passando accanto all’auto di quella famiglia, avranno visto la madre che picchiava il figlio sul sedile posteriore? Senza informazioni sufficienti, quali conclusioni avranno tratto? E quanto erano errate quelle conclusioni?

Questa storia, fino a che punto illustra l’idea che generalmente ci si fa di Dio, della presenza del peccato, di Satana e del regno del male nell’esperienza umana?

Quali collegamenti si possono fare tra questa storia e il piano della salvezza? In che modo percepiamo la gestione del male da parte di Dio e il nostro rapporto con lui nei momenti difficili della nostra vita?

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